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Quanto vale il mercato dell’iGaming in Italia?

Le opportunità di guadagno per un affiliato di gaming online sono direttamente proporzionali a quanto è fiorente il mercato in cui opera.

A volte capita di sentire pareri discordanti al riguardo: tra chi si allarma per una diminuzione del mercato del gioco in Italia e chi parla di volumi sempre crescenti, non è sempre così elementare fare una panoramica completa che spieghi cali e crescite, volumi di raccolta e giocate effettuate.

Che tu sia un tipster professionista o un affiliato di casinò, scommesse sportive o poker, comprendere il mercato del gioco in Italia è decisamente un vantaggio per te, e in questo articolo cercheremo di spiegare nei dettagli i dati più importanti.

Gioco in Italia: una panoramica degli ultimi anni

Come prima cosa è il momento di rassicurare i più preoccupati: il settore del gioco in Italia è in costante crescita da anni ormai.

Dal 2015 al 2019 la raccolta (denaro speso complessivamente dai giocatori, somma lorda delle puntate effettuate) ha registrato un incremento del 25,3%, e anche la Spesa (perdite nette dei giocatori, la differenza tra raccolta e vincite) è salita del 14,4% così come gli incassi erariali che sfiorano il +30%.

Perché ci fermiamo al 2019? Bisogna ricordare che stiamo parlando del mercato del gioco in generale, e non ancora della sola parte online, e un fattore rilevante a livello economico lo ha avuto la pandemia scoppiata proprio nel 2020.

Nel 2021 infatti spesa ed erario hanno registrato un calo rispetto ai tempi pre-lockdown, rispettivamente del 25% e del 35%, lasciando invariato il volume di raccolta proprio grazie al gioco online.

Nello specifico le scommesse sportive su rete fisica sono scese nella raccolta da 4,8 miliardi nel 2019 a 2,6 nel 2020 fino all’1,8 del 2021, e di pari passo l’erario è sceso in questi tre anni da 0,17 miliardi a 0,07.

Allo stesso modo slot machine e VLT hanno perso tra il 67% e il 71% nella raccolta, con conseguente calo delle entrate erariali.

Lievemente differente il discorso per ippica, gratta e vinci, lotto, Superenalotto e simili, che dopo un calo nel 2020 causa lockdown, con la diminuzione delle misure restrittive hanno beneficiato di una ricrescita nel 2021.

Il gioco online in Italia: un boom post lockdown

Come dice il titolo qui sopra, in totale controtendenza con altri settori, il mercato dell’iGaming negli anni di pandemia ha vissuto un picco che ha dell’eccezionale, e senza grossa sorpresa, aggiungeremmo.

Il lockdown ha avvicinato al mondo delle scommesse e del casinò online una buona fetta di tutti coloro che prima giocavano solo su rete fisica, così come alcuni nuovi giocatori che hanno trovato tempo e stimoli per incominciare.

Ora non ci dilungheremo in tutte le infinite analisi che possono evidenziare come il gioco online sia fatto per restare, ma tra comodità, praticità, espansione del gioco da mobile eccetera, l’iGaming è cresciuto sia nel 2020 che nel 2021, dimostrando di non dipendere direttamente dalle restrizioni sanitarie fatta eccezione per la miccia iniziale.

Un discorso un po’ eccezionale viene dal poker online: grande passione per molti giocatori, a differenza del resto dei giochi il poker necessita di molte ore per giocare, e di conseguenza ha beneficiato in maniera anche maggiore rispetto al resto del lockdown, ma ha anche subito il ritorno delle persone alla loro quotidianità.

I numeri dell’iGaming in Italia

Se i primi dati che vi abbiamo detto parlavano negativo, con spesa ed erario in discesa rispetto al 2019, basta dare uno sguardo al settore scommesse sportive per vedere come l’online sia diventato ora a tutti gli effetti la colonna portante.

Un mercato che sulla sola rete fisica ha perso il 62,5% in due anni, ha chiuso in totale con un +18,4% grazie esclusivamente al boom del gioco via web.

Se nel 2019 le scommesse sportive online raccoglievano 7,7 miliardi di euro versandone nelle casse erariali 0,17, nel 2020 questi numeri sono saliti a 8,3 e 0,24 per arrivare a 13 e 0,40 nel 2021!

Se l’incremento del 2020 non vi sembra notevole, va ricordato che nell’anno della pandemia è stato lo sport stesso a subire drastici cali di partite, influenzando direttamente il settore scommesse.

Per completezza, il totale tra rete fisica e online ha registrato 12,5 miliardi nel 2019, 10,9 nel 2020 e 14,8 nel 2021, praticamente tutto grazie al gioco online.

L’exploit si è presentato ugualmente per casinò, poker e altri giochi online che nel 2019 hanno avuto una raccolta di 26,3 miliardi, salita a 37,5 miliardi nel pieno lockdown, ma soprattutto assestatasi a 54,5 miliardi nel 2021!

Un dato rilevantissimo, dato che dimostra come il gioco online sia in forma più che mai, anzi in crescita vertiginosa. Ora non rimane che aspettare la fine del 2022 per confermare la nostra tesi.

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